Tecniche

   Che dire? è da tempo immemorabile che la pesca, in qualsiasi tipo di acqua, si pratichi sia a mano che con l'ausilio delle più svariate attrezzature, in primis utilizzando lenze, mulinelli, fiocine e retini, ... fino ad arrivare alle specializzazioni tanto care ai moderni appassionati pescasportivi dei giorni nostri.

   La TECNICA DEL FONDO è la più primitiva forma di pesca: in particolare la più antica è quella con la lenza a mano, seguita da quella con canna di profondità, fino ad arrivare all'utilizzo del mulinello. In pratica con la barca ferma si affonda un terminale (cioè un gruppo di 3-5 ami) con un piombo la cui grammatura va parametrata al tipo di fondale prescelto. Ricordo che sono stati raggiunti fondali di ben 600 metri con lenze multifibra e mulinelli elettrici proporzionati all'attrezzatura impiegata.

   Altra metodologia datata è la TRAINA. Questa tecnica, che sfrutta la barca in movimento, nasce come una pratica con cui gli aborigeni catturavano rostrati, pelagici e abitanti della barriera corallina. A seconda del luogo dov'è praticata la traina è indicata come "costiera" o "d'altura". Qualora sia di "profondità" si utilizzano esche naturali affondate con affondatori o piombi guardiani, mentre in quella di "superficie", sia essa costiera o d'altura, si utilizzano normalmente esche artificiali.

    Il DRIFTING, Il Drifting è un tipo di pesca che prevede l'utilizzo di un'imbarcazione ancorata o alla deriva, o ancora pasturando e ponendo le esche alle varie profondità  (ponendo galleggianti e piombi prima del terminale) sulla “scia” formatasi in seguito all’affondamento della pastura. Qualora si impieghino attrezzature più leggere questa tecnica prende il nome di LITE DRIFTING.

    Lo SPINNING è una tecnica basata sul lancio di esche e del conseguente recupero in modo idoneo da consentire che le varie prede abbocchino.

   Il POPPING è una tecnica simile allo spinnig che sfrutta però un'attrezzatura più vigorosa resistente, idonea al lancio di esche grandi e voluminose (denominate, per l'appunto "popper").

   La tecnica Fly è nata per le acque dolci ma ultimamente è impiegata anche in mare utilizzando la cosiddetta "coda di Topo", ovverosia una grossa lenza galleggiante o affondante a cui si unisce un terminale alla cui parte finale viene messa un'esca di fattura solitamente artigianale con le sembianze di un insetto (la cd "mosca") o di un animale marino (denominato "strimmer", con  le sembianze di un pesce, granchio, gambero, etc.) galleggiante od affondante. La canna esercita un' azione prevalentemente curva e morbida mentre il mulinello é del tutto particolare.