Esche

   In primis le varie esche si distinguono in base al materiale utilizzato in "naturali" ed "artificiali".

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   Le ESCHE NATURALI sono a base di pescato e, a sua volta, si differenziano a seconda che lo stesso sia "vivo" o "morto", e ancora, in quest'ultimo caso se sia "intero" o a "pezzi" (filetti o strisce).

   Possono essere utilizzate in tutti i tipi e tecniche di pesca ed in qualsiasi tipo di acqua.

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   Nel caso di esche VIVE il pesce è innescato in modo che possa fungere da esca vivida più a lungo possibile. A seconda delle dimensioni e delle tecniche si utilizzano da 1 a 3 ami rubusti ma leggeri, in modo da non penalizzare troppo il nuoto dell'esca.

   Questo tipo di esca è utilizzata di solito per la traina, sia di fondo che di superficie, dove è consigliabile utilizzare velocità ridotte (da 0,8 a 1,5 nodi). L'innesco è costituito da un amo trainante posto solitamente nella parte anteriore del pesce in modo da non ledere parti vitali, centrando la posizione in modo da far nuotare dritta l'esca. 

   Qualora ci si stia cimentando nella pesca da fermo si innescherà l'amo nella parte anteriore, centrale o posteriore a seconda della corrente e/o deriva.

   Nel caso di pesca da terra, invece, l'amo dovrà necessariamente essere innescato nella parte posteriore.

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   Per quanto attiene alle esche naturali "MORTE", è importante che vengano rese più flessibili possibile in modo da imitare l'andatura di un'allettante preda ancora viva, e per questo motivo la lisca centrale va spezzata o rimossa; può anche essere utile tagliare la coda in due parti in modo da conferiore ulteriore mobilità. 

   Come per "il vivo" dopo aver scelto e posizionato gli ami, occorrerà apporre un piombo  innanzi all’amo trainante o applicarlo sotto l’apparato boccale.

   Questi inneschi con il “morto” si usano prevalentemente nella traina e se "di superficie" è usuale accompagnarli da un “polipetto” vinilico che servirà ad attirare ulteriore attenzione sulla nostra esca.

   Non essendo più vivente questo tipo di esca presenta il vantaggio di poter essere in superficie a velocità fino a 6/7 nodi e al fondo di 1,5/2 nodi.

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    Le STRISCE di esca naturale si utilizzano nella traina, sia essa di superficie che di fondo.

   In pratica si tagliano delle strisce di pelle che andranno innescate come nel vivo, con degli ami (di solito da 1 a 3) e, volendo, si può porre innanzi al trainante un polipetto vinilico.

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   Nella traina si utilizzano anche le PANCETTE, da tagliarsi con un coltello molto affilato per poi innescarle con 2 ami; anche in questo caso, io rendo più appetibile l'esca utilizzando il polipetto vinilico come descritto in precedenza.

   La pancetta è ottimale in quanto se da un lato è più resistente in quanto più consistente, dall'altro, essendo grassa e profumata, attira maggiormente le nostre prede.

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   I PEZZETTI di pesce, come dice la parola, sono delle parti di esca tagliati ad hoc per ricoprire l'amo e fungere da esca; per il resto, rimando a quanto già detto per le striscioline, da cui si differenziano per forma e versatilità.

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   Per quanto attiene alle ESCHE ARTIFICIALI va da sè che siano più facili da utilizzare in quanto necessitano di un semplice contenitore e non di tutti quegli accorgimenti che, per contro, bisogna avere per mantenere le esche naturali.

   Solitamente sono realizzate in vari materiali ( plastici, metallici, vinilici, piumati, in legno, etc.) e modellati secondo varie tecniche in modo da essere quanto più possibili accattivanti; solitamente "si punta" ad imitare fattezze, riflessi e movenze dei pesci.

   Questo tipo d'esca trova impiego sia da terra (spinning) che in acqua (soprattutto tutte le specialità di traina, lo spinning ed il jig). In particolare nella traina sia con affondatori che con uso di Monel-Traina di Superficie costiera e di Altura-Jig dove sia possibile. 

   Le esche in materiale GOMMOSO e SILICONICO simili a pesci o grossi vermi si utilizzano in tutte le tecniche ed in acque dolci e salate.

   Quelle realizzate in METALLO (cucchiaini, jigs) oltre che vistosamente colorate, sono caratterizzate dall'essere riflettenti, e sono dotate di ami o trilami; anche in questo caso sono indifferentemente impiegate per tutti i tipi di acqua.

   I VINILICI ed i PIUMATI, maggiormente utilizzati nelle tecniche dello spinning, della traina e del jig, si classificano in base alle fattezze della "testina" di cui sono dotati, difatti distinguiamo:

- i JIGS, le prime esche artificiali ad essere ideati, sono composti da una "testina" pesante ed un "corpo" colorato, sia esso realizzato in vinile piuttosto che in piume. La caratteristica è di simulare sempre l'andatura di una preda in fuga, qualsiasi sia la velocità di traina scelta. Trovano impiego soprattutto nello spinning e nella traina, sia essa di superficie, d'altura o costiera.

- i KONA hanno una testina metallica a cuneo o a taglio di vario peso e diametro, possono essere sia metallici che di plastica trasparente. Nati per servire alla pesca alla traina degli indigeni Hawaiani ora sono stati trasformati ed adeguati ai vari tipi, luoghi e condizioni di pesca.

- i JIETS rappresentano l'evoluzione dei Jig e dei Kona, più accattivanti grazie alla scia prodotta dai fori creati ad arte per sembrare più realistici. Anche questo tipo di esca è impiegato soprattutto nella traina ed, soprattutto, per insidiare i pelagici ed i rostrati, e ciò grazie ai gonnellini vinilici multicolori e multidimensionali; in particolare devono essere trainati ad una velocità idonea a farli sobbalzare sulla superficie in modo da imitare in tutto e per tutto un pesce in fuga (difatti, così facendo, si creano bolle ed un sibilo simile a quello prodotto da una vera preda). Solitamente sono montati su terminali dotati di ami singoli o trilami; nel caso di utilizzo nella traina è però fondamentale che si impieghino ami dritti con anello. Per una corretta montatura l'esca va formata in modo che l'amo non trapassi.

- i MINNOWS: sono pesci artificiali dotati di più trilami, realizzati in materiali plastici od in legno in consistenza tale da sembrare veritieri. Del resto le fattezze rappresentano in tutto e per tutti pesci di varie misure; sono colorati e hanno una "paletta" antistante metallica o di plastica che oltre ad imitare le movenze dei pesci veri, consentono sia la stabilità che l'affondo nei vari fondali a seconda della velocità di traina (raccomandata da 4 a 7 nodi). Trovano impiego sia da terra (spinning) che in acqua (soprattutto traina di profondità e di superficie); per la profondità si usa con affondatore (dawnrigger) o lenza metallica (monel) sia nella traina in superficie che in quella costiera che in Altura. Fanno parte dei minnows anche i POPPER che vengono utilizzati nella tecnica dello spinning. 

- i POLPI (octopus) ed i CALAMARI (squids), prendono il nome dalle fattezze che riproducono, sono  realizzati in plastica di vario colore e dimensioni, e possono essere utilizzati sia singolarmente (piombato e non) che in catena di 3/5 od in gruppo (cd "bar") o per attirare l'attenzione ("teaser"); inoltre, come già anticipato, servono anche da supporto ad ineschi con esche artificiali, siano vive o morte, oppure ai jigs.

- i SABIKI sono degli artificiali che servono a catturare le esche naturali. Sono poste su piccoli ami (montati in sequena su di un terminale che verrà attaccato nella parte superiore con una girella e dotato di piombo in quella inferiore), ricoperti di pelle di pesce o di plastica. Si utilizzano sia da fermi che in leggero movimento, sia al fondo che a mezz'acqua o in superficie con movimenti della canna.

- i TATAKI sono delle piccole totanare di vario colore realizzate con materiale plastico rigido o gommoso, montate (di solito a gruppi di 3/6) su di un terminale attaccato ad una lenza posta su di una canna con del piombo al fondo. Sono ottimi per catturare i calamari che serviranno poi da esca naturale o ... semplicemente da base per qualche squisita ricetta.